Corpo & anima
I
gioco con le parole impunemente e non mi pento
anche se il gioco, a volte, si fa tragico
malinconica commedia senza commedianti, farsa truccata di biacca e cenere
la ricerca affannata della brezza, non necessariamente marina
chiarore acceso di evanescenza e turgore, timida incrostazione
e senza annunci né proclami ritorna il poeta con la faccia sporca
fingitore pessoano, cacciatore di frodo di immagini
bestemmiatore incallito timorato di Dio
misantropo osservatore dei voli delle cavallette
II
si dipana il filo rosso dell’esistenza
il non-filosofo ritiene inopportuno esprimere il proprio parere
il giocoliere amministra con destrezza birilli e cerchi infuocati
si susseguono fumose detonazioni di salti nel vuoto
colpi di tosse nel teatro silenzioso e sguardi da evitare
occhiali scuri e sciarpa davanti alla bocca
mani tese nel vuoto per afferrare un raggio obliquo di sole
ed ecco la polvere farsi di nuovo pietra lucente
la parola rovesciarsi come ruscello, dall’alto
verso profondità conosciute e ritrovate
III
la macchia scura del cuore percorre contorni lievi
l’intreccio nascosto dei fili circonda corpo & anima
si alternano grovigli di emozioni e di pensieri
nell’irrisolto campionario delle ombre silenziose
il fondo da cui risalire è ormai raggiunto
sia fatta ora la volontà della corteccia malata
le si dia spazio per continuare il gioco dei rimandi
per riscoprire le perdute verità della coscienza
nel fuoco invernale e nel vento primaverile
sempre e soltanto pallida voce inascoltata.
2008/2010