Si screpola il muro di foglie d’edera
S’ottunde il ricordo malcelato e smosso
Annaspando oltre le grate, nei cortili
Gonfi del miagolare di randagi
Si protende, multiforme e caldo
Steso ad asciugare sui fili
Mentre i cactus riposano nei loro vasi
Ignari dello sgomento del ragno
È il gioco dell’approssimazione
La crepa nel muro si estende
L’asta della bandiera vacilla
Sotto il nubifragio blu di Prussia
Ci aspetta una sinfonia notturna
Scritta a mano sulla carta vetrata.

Settembre 2006