Piaga che si muove dolcemente
L’amore che scuote l’anima
Quel rapido flusso sanguigno
Il desiderio e la costrizione
Dell’immedesimarsi in lei
Nella sua pelle e sulle sue labbra
Perdersi in sconosciuti altrove
Anfratti giocosi di scacchiera
Dopo l’attraversamento
Di luminose tempeste
L’approdo infine stupisce
Con esito di deflagrazione
Schianto crudo e sublime
Sussurro diventato grido
Parola riflessa nel gesto
Fabula senza confini
Vita e morte nello sguardo
Tutto svanisce per poi rinascere.

Ottobre 2006